Merging – Making Connections

mergingA cura di Alessandro Confalonieri 

Merging – Making Connections, parte di MilanoMakers, dall’8 al 13 aprile alla Fabbrica del Vapore, punta un riflettore sul processo che porta dall’idea al prodotto sul mercato, mediante il racconto di ventidue oggetti autoprodotti dagli studenti del corso di Innovation Studio di Product Service System Design, laurea magistrale della Scuola del Design del Politecnico di Milano.

Ventidue prodotti studiati e realizzati appositamente per il MUST Shop, concept store del Museo della Scienza e della Tecnologia, e con finalità e pubblico del tutto eterogenei: un caleidoscopio di creatività ed ingegno internazionali, vista la fortissima presenza straniera (quasi il 50%) nel corso.

Un percorso progettuale cominciato ad ottobre, con il lancio del brief da parte dei professori del corso e dei responsabili del MUST shop Ales Bonaccorsi e Barbara Soresina, e che ha visto gli studenti impegnati prima in una fase di analisi del museo e dell’esperienza dei visitatori e poi di sviluppo di concept di prodotto, di realizzazione dei prototipi, fino al prodotto ed al sistema di produzione, distribuzione, comunicazione. Non solo teoria, ma anche pratica, in un viaggio di continua scoperta e interscambio di cultura, materiali e tecnologie, coinvolgendo anche realtà innovative del territorio, fra Fab Lab e aziende manifatturiere. I futuri designer sono quindi stati chiamati ad intraprendere un percorso di autoimprenditorialità e autoproduzione, arrivando a presentare non un semplice prototipo, ma il primo pezzo di una serie.

Autoprodotto dagli studenti e degno di nota è anche l’allestimento, che con tavoli dalla composizione modulare e variabile mostrano non solo l’oggetto finale, ma anche ispirazioni e oggetti che raccontino le tecnologie utilizzate. Per via della sua flessibilità, l’allestimento stesso può prestarsi ad altre mostre, perché progettato già volto al riuso.

Quattro le aree tematiche d’intervento individuate da studenti e docenti:

Continuing Experience
L’esperienza all’interno del museo non deve fermarsi una volta varcate le sue mura. L’obiettivo è, quindi, quello di trasportarla al di fuori del MUST, nella vita quotidiana dei suoi visitatori, riproponendola o amplificandola.

Memory
Oggetti la cui funzione mira a rievocare esperienze e conoscenze legate al Museo della Scienza e della Tecnologia per costruire un legame più forte e che duri nel tempo.

EduPlaying
Giocare è bello, ma imparare giocando lo è ancora di più. È dimostrato che l’apprendimento è più efficace quando viene legato ad un’attività ludica. Conoscenze, valori, buone pratiche da veicolare attraverso prodotti divertenti ed istruttivi.

Changing Perception
Lo scopo dei prodotti di questa categoria è quello di mostrare utilizzi alternativi e spesso sconosciuti di oggetti, materiali o processi quotidiani, talvolta vittime di banalizzazione. Perché a volte è tutta una questione di punti di vista.

La collaborazione tra il Museo e il corso di Innovation Studio della laurea magistrale in Product Service System Design del Politecnico di Milano è oggi alla sua seconda edizione” dichiarano Ales Bonaccorsi e Barbara Soresinae intende proseguire nel tempo. Il progetto concretizza la missione di far vivere il Museo come luogo aperto, vivo e di tutti e pone il Museo al centro di una rete di connessioni all’interno della città di Milano. In questo caso protagonista è MUST Shop, il concept store del Museo che, anche grazie a progetti come questo, presenta al pubblico articoli che raccontano i temi del Museo con originalità”.

Il corso Innovation Studio ha lo scopo di indagare con gli studenti la connessione tra design e innovazione, spingendoli a percorsi di auto-imprenditorialità. È una sfida alle motivazioni per cui hanno scelto di studiare design, ed un confronto con la realtà di questo mestiere sulla complessità del processo progettuale – dalla ideazione alla produzione di una mini serie.” affermano i docenti del corso di Innovation Studio, proff. Ilaria Marelli, Marzia Mortati, Alessandro Confalonieri, Marta Corubolo, Alberto Manzoni, Norman McNally, Dunja Weber (assistiti da Agnese Accordino, Emanuela Delfino, Silvia Remotti e Roberto Sironi) “La collaborazione con il Museo arricchisce questo intento con un cliente reale, e rende l’esperienza degli studenti estremamente significativa per il loro futuro professionale.

 

in collaborazione con
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