La progettazione condivisa nelle autoproduzioni di design, come metodo di rilancio della creatività.
Come le forme di lavoro condiviso hanno imposto una nuova progettualità nel design.
Il 16 Febbraio si è svolta la giornata organizzata da Milano Makers (MiMa) presso la Sala del Grechetto della Biblioteca Sormani dedicata alla progettazione condivisa e alla presentazione di Sharing Design Making Makers 2016.
Durante la giornata sono stati affrontati tutti gli argomenti in programma con un’attiva e attenta partecipazione da parte del pubblico.
Come ha chiarito nel saluto iniziale il presidente dell’associazione Milano Makers Cesare Castelli l’obiettivo della giornata è presentare i progetti in cui Milano Makers è coinvolta assieme a numerose associazioni ed enti pubblici, in particolare con i Comuni di Milano, Albissola e Faenza. Il concetto di “fare rete” è ben rappresentato dalle reti sovracomunali che stiamo realizzando con le collezioni di ceramiche seguite da Maria Christina Hamel e dal progetto Parco delle Lettere.
In apertura dei lavori l’Assessore alla Cultura del comune di MilanoFilippo Del Cornoha sottolineato come la collaborazione con il Comune ha permesso di far emergere la massa critica degli autoproduttori ponendo in collegamento fra loro le diverse realtà autoproduttive.
La manifestazione Sharing Design in Fabbrica del Vapore è diventata una consuetudine negli ultimi quattro anni.
Secondo Luisa Bocchietto, Elect President di ICSID, direttore editoriale della rivista Platform e membro del direttivo MiMa, il mondo del design è radicalmente cambiato negli ultimi anni e gli autoproduttori ne sono diventati fra gli interpreti più innovativi.
Mentre Andrea Cancellato, direttore generale della Triennale, ha spiegato come la mostra New Craft nell’ambito dellaXXI Triennale illustrerà le nuove modalità di produzione della cosidetta nuova artigiania e come in generale la Fabbrica del Vapore sarà uno dei principali poli di interesse della XXI Triennale.
Silvia Botti direttrice di Abitare ha sottolineato la profonda trasformazione dovuta alle nuove tecnologie in ambito progettuale che consentono una sorta di autosufficienza del designer grazie ad un processo innovativo di filiera corta rimarcando anche la stretta correlazione fra makers e multimedialità.
Giuseppe Chigiotti architetto e storico del design, curatore delMuseo del Design 1880 -1980, dopo aver illustrato la genesi di questo importante museo privato ha spiegato la necessità del riscontro fisico con l’ oggetto di design e di come il museo si debba porre come una sorta di agorà.
Per Franco Raggi, architetto, designer e membro del direttivo MiMa, i musei sono i luoghi delle storie e le storie si raccontano attraverso gli oggetti che sono venduti in questi musei.
Questo ci induce a pensare che come associazione dobbiamo continuare a cercare nuovi canali per la distribuzione dei prodotti dei makers.
Nella terza parte della mattinata è stato presentato il progetto Parco delle Lettere che vede MiMa coinvolta con numerose realtà associative del territorio e che ha come capofila il Sistema Bibliotechario Milano. Parco delle Lattere è un progetto condiviso e partecipato, dove tutti soggetti coinvolti dal cittadino al progettista, ne sono protagonisti. Milano Makers in questo progetto curerà tutta la parte progettuale e realizzativa degli arredi pubblici per esterni attraverso una call aperta che sarà lanciata a breve.
Giorgio Tacconi presidente dell’associazione Quarto Paesaggio ha sottolineato come Parco delle Lettere sia una nuova proposta per la progettazione delle aree pubbliche che poggia sulle biblioteche e sulle aree verdi. Pino Rosa, editorialista, ha sottolineato come nelle città ci sia una forte ripresa di domanda della lettura di carta stampata.Stefano Parise, direttore del Sistema Bibliotecario Milano, ha posto l’accento su come Milano sia la città italiana con il più alto numero di utenti registrati al servizio pubblico delle biblioteche. Milano è la città di BookCity e dell’editoria e ha sicuramente una vocazione alla lettura diffusa. Il libro è anche uno straordinario strumento di socializzazione e quindi ben vengano queste sperimentazioni. La biblioteca come luogo e come servizio per la comunità che deve rispondere a tre esigenze: luogo della condivisione delle competenze, luogo della partecipazione e di aggregazione e luogo della creatività e quindi l’apertura al mondo dei makers. Davide Biolghini, coordinatore scientifico di Forum Cooperazione e Tecnologia, collegandosi ai discorsi precedenti, ha sottolineato come la parola chiave del Parco delle Lettere è spazio pubblico, inteso come elemento di democrazia partecipativa.
In apertura della seconda parte della giornata Massimo Isola, vicesindaco e assessore alla cultura di Faenza, ha voluto evidenziare come per la città di Faenza l’introduzione del design, senza tradire la grande tradizione della ceramica, possa essere un impulso per la ripresa di un settore particolarmente segnato dalla crisi economica degli ultimi anni. In questo senso la collaborazione con Milano Makers rappresenta un tentativo riuscito e che continua con lapresenza in FdV di una selezione di giovane ceramiste faentine.
Questa nuova modalità di lavoro, promossa da Milano Makers e sperimentata con successo da Faenza e ora anche da Albisola Marina, secondo Nicoletta Negro, vicesindaco e assessore alla cultura di Albisola Marina, dovrà essere in futuro allargata anche ad altre città italiane della ceramica aderenti alla AICC (Associazione italiana Città della Ceramica). Maria Christina Hamel, designer e membro del direttivo MiMa, curatrice della mostra “Ceramics, Food and Design” e della prossima “Together, l’oggetto per due” ha poi illustrato le due mostre e le loro finalità. In modo particolare ha voluto evidenziare l’importanza del dialogo fra designer e artigiani.
Maurizio Corrado, architetto, direttore della rivista Nemeton High Green e membro del direttivo MiMa responsabile per MiMa per le manifestazioni legate al mondo dell’architettura vegetale ha presentato le installazioni vegetali che animeranno quest’anno il piazzale della Fabbrica del Vapore. Pino Rosa ha illustrato Green Habitat Light Design, che ispirandosi alle “teorie dell’ architettura senza architettura”, ad una architettura leggera fatta di piccole strutture che risponde ai nuovi criteri di nomadismo presenti soprattutto nelle generazioni più giovani. Ha quindi introdotto Silvia Capilupi, portavoce del movimento “Arte da mangiare, mangiare arte” che ha presentato l’installazione che con il suo gruppo realizzerà sul piazzale della Fabbrica del Vapore.
Rolando Giovannini, docente e esperto della materia ceramica, membro del direttivo MiMa, ha poi introdotto l’affascinante mondo diTerra Migaki Design. Sergio Sabbadini, architetto, coordinatoreANAB, ha da prima evidenziato la stretta correlazione fra gli argomenti trattati nella giornata e la Terra Migaki, e ha poi spiegato le tecniche della terra cruda e illustrato il loro concorso lanciato nelle scorse settimane.
In conclusione del seminario Cesare Castelli ha annunciato che Milanomakers parteciperà ad Argillà 2016, proseguendo nella proficua collaborazione della città di Faenza e ha preannunciato l’eminente callper Sharing Design 2016 che riguarderà la realizzazione di piccoli complementi di arredo e accessori moda autoprodotti.